Lo smishing: la nuova frontiera delle truffe bancarie

Sono sempre più frequenti le truffe telefoniche, perlopiù di natura bancaria o legate al mondo degli investimenti, che vedono oggi un costante e progressivo incremento. Grazie alla sempre più diffusa presenza di smartphone in tutte le fasce d’età, queste frodi avvengono principalmente tramite messaggi, telefonate od email indirizzati alle vittime che spesso sono soggetti vulnerabili o non esperti, cedevoli di fronte alle richieste dei truffatori. Questo genere di raggiri viene identificato con i termini anglosassoni ‘’Smishing’’ e ‘’phishing’’ che esprimono l’attività di ottenere informazioni e dati sensibili dal soggetto raggirato.

Cos'è lo Smishing e Come Funziona la Truffa

La realizzazione della truffa, per opera di singoli soggetti o più spesso di un gruppo organizzato, avviene tipicamente grazie ad allettanti promesse: sia inerenti il guadagno di denaro o la profittabilità degli investimenti sia per mezzo di minacce (tipica la minaccia di bloccare una carta di credito in caso di mancato pagamento di una somma di denaro). Questo tipo di frodi, specie quelle riguardo gli investimenti, si fondano su molteplici richieste di denaro nei confronti della vittima per somme spesso molto elevate, aventi a giustificazione lo ‘’sblocco’’ del wallet di investimento od il pagamento di una tassa qualificata come necessaria.

Il trasferimento delle somme richieste avviene di solito attraverso l’esecuzione di bonifici presso istituti di credito fittizi od attraverso la rivelazione al truffatore di codici di autenticazione bancaria, utilizzati poi per risalire alle informazioni personali dell’utente.

La Responsabilità della Banca nei Casi di Smishing

Da un punto di vista giuridico, in questi casi sorgono problemi per il soggetto caduto nella truffa: la collaborazione colpevole del correntista è infatti motivo di esclusione della responsabilità civile della banca, in relazione al risarcimento delle somme elargite nell’ambito della truffa.

In questo senso, nell’ambito della tutela dell’utente/consumatore, la disciplina si incardina nel dlgs 11/2010 che introduce il concetto di ‘’collaborazione attiva dell’utente’’ e, prevede il risarcimento nei confronti del correntista soltanto nell’ambito di operazioni non espressamente autorizzate e in cui sia assente il requisito della collaborazione.

Tuttavia, occorre notare che la più recente giurisprudenza della Corte di Cassazione in merito, con la Sent. 3780 del 12 Febbraio 2024, ha stabilito che l’istituto di credito deve adottare tutte le misure necessarie per ridurre o prevenire l’uso fraudolento dei sistemi informatici connessi ai conti correnti, ad esempio inviando degli alert ogniqualvolta venga effettuato un pagamento. Infatti, la possibilità che le informazioni bancarie dei clienti vengano manipolate da soggetti terzi rientra nel c.d. rischio d’impresa posto in capo alla banca (o istituto di credito).

Ciò detto, se l’istituto di credito non fornisce la prova di aver adottato i suddetti rimedi preventivi, la responsabilità per il caso in cui soggetti malintenzionati accedano ad informazioni riservate ricade sull’istituto medesimo.

Come Tutelarsi dalle Truffe di Smishing

L’importanza di affidarsi a professionisti esperti del settore può fare la differenza nei casi in cui si sia caduti vittime di una truffa, al fine di recuperare i propri risparmi andati perduti. I professionisti dello Studio Legale Associato Giambrone & Partners possono vantare una maturata esperienza nel settore del recupero delle somme erroneamente investite in piattaforme di dubbia affidabilità e nel far valere la responsabilità degli istituti di credito coinvolti nella gestione dei flussi di denaro.

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