Diritti dei nonni, ma anche doveri nei confronti dei nipoti

Come noto, i nonni sono figure fondamentali non solo per lo sviluppo equilibrato e sereno dei nipoti, ma anche per il supporto che forniscono ai genitori, ragion per cui il loro ruolo è ormai riconosciuto anche a livello legislativo.

Ciononostante, può accadere che, all’interno della famiglia, si vengano a creare situazioni di conflitto, a seguito delle quali i genitori impediscano ai nonni di intrattenere regolari rapporti con i nipoti, arrecando così un danno a tutte le parti coinvolte, in particolar modo ai minori, che, senza colpe e non per propria volontà, si vedono privati di figure che per loro hanno sempre costituito un importante punto di riferimento.

La normativa

Il legislatore è intervenuto sul punto riformando l’ordinamento giuridico in materia di diritto di famiglia e introducendo importanti novità non solo riguardanti i rapporti tra genitori e figli, ma anche quelli tra nonni e nipoti.

Con il decreto legislativo n. 154 del 28 dicembre 2013, infatti, sono stati introdotti due principi fondamentali che attengono ai principali diritti e doveri dei nonni in relazione al rapporto con i nipoti, in particolare:

  1. ai sensi dell’art. 317 bis c.c., il legislatore ha riconosciuto in capo agli ascendenti il diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni;
  2. ai sensi dell’art. 316 bis c.c., il legislatore ha previsto uno specifico obbligo di mantenimento a carico dei nonni, ove i genitori non abbiano mezzi sufficienti per provvedervi.

Il diritto di visita dei nonni

Ai sensi dell’art. 317 bis c.c., i nonni godono di un vero e proprio diritto di visita nei confronti dei nipoti, essendo tutelato dall’ordinamento il diritto di entrambi di mantenere rapporti significativi. Ad ogni modo, tale diritto non è privo di limiti, dovendo esso essere esercitato nel rispetto del superiore interesse dei minori, in capo ai quali viene riconosciuta la facoltà di esprimere la loro volontà qualora abbiano più di dodici anni o abbiano dimostrato di avere capacità di discernimento sufficiente per fornire un parere maturo sul punto. Ciò significa che il diritto dei nonni potrà essere compresso solo e unicamente a fronte del superiore interesse dei minori ad uno sviluppo equilibrato e sereno e non anche di fronte a mere “ripicche” dei genitori nei loro confronti. Su questo specifico punto, peraltro, è intervenuta anche la Corte di cassazione, la quale ha chiarito che il diritto di visita dei nonni debba essere preservato nella misura in cui la relazione con i nipoti si traduca in un beneficio per l’equilibrio psicofisico dei minori.

Secondo la Corte, pertanto, in prima battuta occorre verificare se la frequentazione nonni-nipoti sia compatibile con il superiore interesse di questi ultimi e, in secondo luogo, in caso di esito positivo, dare una specifica tutela al diritto dei nonni, laddove quest’ultimo venga ostacolato dai genitori. Alla luce di quanto sopra, dunque, qualora il rapporto tra nonni e nipoti venga negato (o anche semplicemente reso più complicato), i primi avranno il pieno diritto di adire il Giudice del luogo di residenza abituale dei minori, affinché siano adottati i provvedimenti più idonei a tutelare la loro relazione. Specularmente, il medesimo diritto viene riconosciuto in capo ai minori, i quali devono poter mantenere rapporti significativi con i propri nonni e con i parenti tutti (art. 315 bis codice civile) anche in caso di separazione e divorzio dei genitori (art. 337 ter codice civile).

L’obbligo di mantenimento dei nonni

Come anticipato, i nonni hanno anche degli specifici obblighi nei confronti dei nipoti, tra i quali, ex art. 316 bis c.c., quello di contribuire al loro mantenimento nel caso in cui i genitori non abbiano mezzi sufficienti per provvedervi. È bene precisare che tale obbligo grava in via solidale su tutti i nonni, sia dal lato paterno che dal lato materno, ma che esso viene calcolato in misura proporzionale al rispettivo patrimonio e ai rispettivi redditi e che, in ogni caso, è sussidiario rispetto a quello dei genitori. Questo significa che i nonni possono essere chiamati a mantenere i nipoti solo quando nessuno dei due genitori possa provvedervi.

La Suprema Corte, infatti, con l’ordinanza n. 28446 del 12 ottobre 2023, ha chiarito che l’obbligo di mantenimento dei figli minori spetta primariamente e integralmente ai genitori e che, pertanto, nel caso in cui uno dei due non possa o non voglia adempiere, sarà l’altro a dover far fronte per intero alle loro esigenze, salva la possibilità di convenire in giudizio il genitore inadempiente per ottenere un contributo proporzionale alle sue condizioni economiche. L’obbligo di mantenimento dei nonni, pertanto, non sussisterà nel caso in cui i genitori necessitino di un semplice aiuto economico o nel caso in cui uno dei due genitori non dia il proprio contributo al mantenimento del figlio, ma solo ed esclusivamente quando nessuno di loro sia in grado di far fronte ai bisogni dei minori per l’effettiva mancanza di mezzi.

Conclusioni

Se siete dei nonni a cui viene impedito di vedere i nipoti o a cui viene ingiustamente imposto un dovere di mantenimento, rivolgetevi allo Studio Legale Giambrone & Partners, il cui dipartimento specializzato in diritto di famiglia potrà senza dubbio fornire un valido aiuto, affinché i Vostri diritti siano adeguatamente tutelati.

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