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Cessione del quinto e rimborso in caso di estinzione anticipata del finanziamento
Cosa è la cessione del quinto?
Quando si parla di cessione del quinto si fa riferimento ad una tipologia di finanziamento, erogato da istituti di credito (banche o finanziarie), a breve/medio termine, il cui rimborso avviene attraverso la decurtazione mensile di una quota (un quinto, appunto) dello stipendio o della pensione.
Ci si trova, quindi, di fronte ad un prestito personale al consumo, garantito dalla percezione di uno stipendio o di una pensione, parte della quale viene “ceduta” al finanziatore fino alla estinzione del debito, comprensivo del capitale, degli interessi e dei costi accessori.
Cosa succede se il consumatore estingue/rinnova la cessione prima della scadenza?
La normativa cui fare riferimento, quando si parla di contratti di credito al consumo, è quella enunciata dal Testo Unico Bancario-TUB, che, all’art. 125 sexies, dispone: “il consumatore può rimborsare anticipatamente in qualsiasi momento, in tutto o in parte, l’importo dovuto al finanziatore. In tal caso ha diritto ad una riduzione del costo totale del credito pari all’importo degli interessi e dei costi dovuti per la vita residua del contratto”.
Il consumatore può quindi decidere di pagare in tutto o in parte il proprio debito prima delle scadenze mensili inizialmente fissate nel contratto e, in questo caso, ha diritto ad una riduzione del “costo del credito”.
Quali costi devono essere ridotti in caso di estinzione anticipata/rinnovo?
In generale, tutti i costi legati alla durata del contratto devono essere ridotti; questo significa che il consumatore ha diritto di ricevere un rimborso delle spese pagate.
Sul punto, è possibile distinguere due categorie di costi:
Costi up-front: sono quei costi di cui il consumatore si fa carico solitamente nella fase antecedente la stipulazione del contratto, quindi nella fase delle trattative e della formazione dell’accordo.
Costi recurring: sono quei costi che dipendono dalla vita del contratto.
Fino al 2019, si ritenevano rimborsabili solo parte dei costi recurring in proporzione alla durata residua del contratto.
Cosa è cambiato nel 2019?
Con la sentenza Lexitor dell’11 settembre 2019 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea per la prima ha riconosciuto che il consumatore, in caso di rimborso anticipato del finanziamento, ha diritto ad una riduzione di tutti i costi connessi, compresi quelli non strettamente legati alla durata del contratto.
Come è intuibile, si tratta di una sentenza particolarmente importante: consente al consumatore di ottenere la restituzione di costi illegittimamente trattenuti dal finanziatore al momento dell’estinzione del contratto di cessione o in caso di un suo rinnovo.
Inoltre, quanto stabilito dalla sentenza Lexitor, trova applicazione non solo ai contratti estinti di recente, ma anche a quelli risalenti (non oltre il decennio).
Cosa può fare l’avvocato?
- Verifica il contratto ed il conteggio di estinzione;
- Appura se siano state pattuite clausole illegittime;
- Quantifica le somme dovute al cliente al momento dell’estinzione, sulla base dei criteri stabiliti dalla sentenza Lexitor;
- In caso di mancato rimborso integrale, invia all’ente interessato un reclamo con cui richiede il pagamento spontaneo del dovuto;
- Se il pagamento non avviene o non si raggiunge una soluzione transattiva, ci si può rivolgere all’Arbitro Bancario Finanziario, un sistema di risoluzione alternativa delle controversie tra clienti e banche o altri intermediari. Si tratta di una procedura molto più celere rispetto ad un vero e proprio e processo davanti al Tribunale, alla quale il finanziatore è tenuto a partecipare.
Per poter tutelare i propri interessi al meglio è sempre consigliabile rivolgersi ad esperti del settore, in particolare a legali con ampia esperienza in ambito bancario. Si sconsiglia il classico “fai da te” o di affidarsi a società “improvvisate” qualora si voglia avere la più ampia tutela e ottenere il rimborso di tutto quanto dovuto e non solo una parte.
Giambrone & Partners è uno Studio Legale Internazionale con sedi a Milano, Roma, Palermo, Napoli e Sassari. Per avere maggiori informazioni, non esitate a contattarci qui o, in alternativa, scriveteci all’indirizzo info@giambronelaw.com oppure,contattateci telefonicamente ai seguenti recapiti:
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