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Recupero Crediti in Portogallo
Il procedimento di recupero crediti in Portogallo ha molte analogie rispetto alle altre giurisdizioni come ad esempio quella italiana, ma bisogna scontrarsi con altri fattori. Primi fra tutti, quelli che riguardano la lingua e la cultura di questo Paese. Innanzitutto, il termine di pagamento entro il quale pagare una fattura in Portogallo è di trenta giorni, ma sono tantissimi i casi in cui questo termine non viene rispettato. Per questa ragione, per recuperare un credito in Portogallo il consiglio è quello di rivolgersi ad avvocati di madrelingua che conoscono la cultura del posto. È tutto quello che potete trovare nella sede di Porto dello Studio Legale Internazionale Giambrone, dove potrete fare affidamento su un team di legali esperti in questa materia.
Due strade per recuperare il credito
Dal punto di vista giuridico, in Portogallo sono due le vie per recuperare un credito: per via stragiudiziale o giudiziale. Il consiglio è di procedere, in prima battuta in via stragiudiziale. I nostri legali cercheranno di percorrere questa strada, perché rappresenta il modo più veloce per assicurare il recupero del credito del cliente. In questa fase il giudice non interviene e gli avvocati interpellano direttamente il debitore affinché paghi il suo debito.
Può succedere, però, che il debitore si rifiuti di pagare in fase stragiudiziale. A quel punto, si rende necessario avviare un’azione legale. Il team di avvocati portoghesi di Giambrone, prima di tutto, effettuerà un controllo di solvibilità del cliente. Una verifica che permetterà di assestare la situazione finanziaria del debitore, in modo da capire se valga la pena o meno di avviare un’azione legale. Una decisione che verrà presa, solo dopo un confronto col cliente.
In caso di avvio dell’azione giudiziale, un primo aspetto da non sottovalutare è il Paese in cui avrà sede il giudizio. Quando si sottoscrive un contratto, è possibile stabilire in anticipo il tribunale competente in caso di controversia. In questo caso, infatti, si parla di “scelta del foro”. Se, però, questa clausola non è stata stabilita in anticipo, di norma si procede in questo modo: L’azione legale si tiene nel tribunale del Paese in cui ha sede il debitore. Questo significa che il creditore, ad esempio un italiano, dovrà partire per il Portogallo per seguire il processo. Ma non finisce qui, perché se il processo si tiene nel Paese in cui ha sede il debitore, la legge da applicare è quella del Paese in cui ha sede il creditore. Insomma, si tratterebbe di trovarsi in una situazione paradossale. Per questa ragione, il consiglio degli avvocati di Giambrone è quello di stabilire accordi preventivi e sono sempre disponibili per ulteriori informazioni.
Le leggi portoghesi
Un altro aspetto da tenere in considerazione è che in Portogallo esistono diverse leggi riguardo al recupero crediti. Di conseguenza, ci sono anche diverse procedure e sarà il team di avvocati di Giambrone a indirizzare il cliente verso l’opzione più conveniente.
Si può richiedere un’ingiunzione di pagamento o portare avanti un procedimento civile ordinario, sicuramente molto più lungo e dispendioso rispetto alla prima strada. Al termine del procedimento civile, il giudice emette una sentenza. Se il dispositivo è in favore del creditore, gli avvocati mettono in atto una procedura di esecuzione forzata. Si può arrivare così al sequestro dei beni del debitore in modo da ottenere il pagamento.
Le leggi comunitarie
In materia di recupero crediti possono entrare in gioco anche provvedimenti dell’Unione Europea. Si tratta di disposizioni entrate in vigore per favorire gli scambi commerciali tra i Paesi membri dell’UE. In particolare, si tratta due procedimenti alternativi nei casi di contenziosi di pagamento: stiamo parlando del procedimento europeo di ingiunzione di pagamento e del procedimento europeo per le controversie di modesta entità. Il vantaggio di entrambe le strade è che si tratta di procedure abbastanza veloci e poco dispendiose. Per avviare uno dei due procedimenti, è necessario compilare il modulo standard per il provvedimento e inviarlo al tribunale competente. Il procedimento europeo per le controversie di modesta entità è valido per crediti di un valore massimo di 5 mila euro. Invece, il procedimento europeo di ingiunzione di pagamento è applicabile solo ai casi non contestati.